Quando in piena estate persone di ogni età si aggiravano per le strade armati di smartphone a caccia di pupazzetti, ho voluto anch’io scaricare la app dei pokemon. E al di là della corsa in mezzo di strada a catturare Dragonair o Pikachu, quello che ho notato di più sono le immense potenzialità di questo stupido giochetto, capace di portarti a cercare un particolare, un monumento, un angolo della città che mai prima avevi notato. E così, insieme a Pikachu, imparavi qualcosa della tua città. Una potenzialità subito percepita anche dai negozi, che hanno fatto a gara (e hanno anche speso) per vedersi svolazzare intorno un mostriciattolo: chissà che tra una caccia e l’altra, ti venga mai l’idea di comprarti proprio quel gelato o quella maglietta ultimo modello…
In questi giorni su Facebook sta circolando un tormentone chiamato #letorriditalia (letorriditalia). Ed ho capito che davvero un procedimento simile a quello dei pokemon tra breve potrebbe evolversi in qualcosa di turisticamente utile.
Si fa tanto parlare di turismo e di come renderlo al passo con i tempi. Fino ad oggi le app turistiche sono state utilizzate in maniera ormai arcaica: cerchi il nome della città e ti trovi una specie di Lonely Planet riassunta nel tuo telefonino. In un mondo dove tutto deve essere veloce, dove si preferisce la caccia (al pokemon) che la pesca (che vuole pazienza), bisogna inventarsi qualcosa di nuovo per far sì che i turisti alzino la testa dal cellulare per guardare anche oltre. Io credo che non debba essere sottovalutato niente che tende al nuovo e che anche una app diversa possa dare un contributo alla causa del nuovo modo di essere turista. E così chissà che la caccia turistica dalle torri non diventi virale….
In un tempo in cui Leonardo Da Vinci ci insegna che non si può far altro che scoprire “l’acqua calda” e non qualcosa di nuovo, noi della G.P. Comunicazione di Siena abbiamo un a tecnologia nella quale siamo pionieri e che abbiamo destinato al turismo sostenibile: #letorriditalia.
Nell’era digitale e globale la nostra App permetterà al turista di vivere la città in tutti i suoi aspetti, divertendosi con il suo smartphone o tablet in mobilità ed osservando un panorama mozzafiato.
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Gent.io Enzo ho aderito solo alla notte dei ricercatori come posso dimostrare da scheda di partecipazione inviata e in quella data ho fatto solo Street food dedicandoci tutto il locale cosa che possiamo dimostrare la ns adesione alle strade gialle é uno sbaglio dell’ organizzazione in merito ai miei colleghi io sapevo già che non lo facevano dato che il nipote di una sua collega aveva visitato tutti gli aderenti la notte del 29 quando vuole possiamo parlarne anche di persona
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Parliamone molto volentieri, sicuramente ci possiamo incontrare, ma solo quando il progetto “Le Torri d’Italia” sarà in stato più avanzato.
Lei ha “sbagliato” articolo, ma alla fine è stato forse un bene che abbia commentato questo, perché potrebbe aderire a “Le Torri d’Italia”, che è una cosa molto diversa rispetto allo Street food.
La invito a visitare il nostro blog:
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