A Siena solo mini cinema, il sogno svanito della multisala. Lunghe file per il film della Cortellesi

I senesi non sono grandi appassionati di cinema, ma neppure le sale cinematografiche esistenti invogliano a diventarlo.

A Siena esistono, o meglio sarebbe dire resistono, tre piccole sale cinematografiche, Metropolitan, Alessandro VII e Odeon, tutte di dimensioni ridotte e di proprietà di un unico imprenditore che assicura di dover fare i salti mortali per mandarle avanti.

Dicevamo: a Siena l’abitudine del sabato sera al cinema sembra tramontata da un pezzo, ma altrove è viva e vegeta, visto che fioriscono ovunque le multisale.

Però anche a Siena, quando c’è un film di richiamo, il cinema si riempie in un attimo. Questa estate, in Fortezza in occasione della proiezione di Barbie, il numero di persone che desiderava assistere al film è stata così alta da non poter accontentare tutti i clienti in fila. E in Fortezza i numeri di capienza sono importanti.

Stessa cosa con l’arrivo nelle sale del film (bellissimo e da vedere) di Paola CortellesiC’è ancora domani“. La scelta di proiettarlo all’Alessandro VII, la più piccola delle sale, sarà stata sicuramente frutto di una attenta valutazione, ma vedere Piazza dell’Abbadia piena di gente delusa per non poter entrare, fa riflettere.

Ma c’è di più. Ormai anche a casa siamo abituati a tv con schermi grandi, addirittura enormi, ed impianti acustici da paura, che ci gustiamo su comodi divani. Se andiamo al cinema ci aspettiamo schermi di dimensioni adeguate, un’acustica perfetta che faccia sembrare di essere dentro al film, e poltrone comode, dove non ci sia bisogno di tenere le ginocchia al petto. E se il film è in 3D ci aspettiamo un ottimo 3D. Quello che troviamo nelle grandi multisale ma non a Siena.

Ma a Siena il progetto del multisala, che doveva sorgere in via Massetana Romana dove adesso è in costruzione il supermercato dell’Esselunga, è naufragato molti anni fa, addirittura nel secolo scorso. Doveva essere una multisala della catena Warner Bros che reputò la metratura troppo ridotta. Da allora nessun nuovo tentativo.

Eppure, grazie anche ad un’ottima gestione di molteplici attività culturali, il Politeama di Poggibonsi va a gonfie vele.

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