Targhe straniere ovunque. A guardare in giro in questi giorni sembra che almeno mezza Europa si sia riversata a Siena. C’è da fregarsi le mani, da dire che allora non c’avevamo capito niente e che l’attrattività della nostra città è ai vertici indiscussi a livello internazionale. Però, dalle 19 in poi, probabilmente passa una fata dalla bacchetta magica che fa scomparire tutte le auto con targa straniera, anche quelle (tante) che scorrazzano per il centro storico.
Oppure significa una cosa molto più semplice: Siena è, se va bene, meta di visita giornaliera, altrimenti tappa di poche ore, quanto basta per vedere Piazza del Campo e il Duomo, poi via, per raggiungere luoghi fuori città, dove gli stranieri alloggiano.
Il fenomeno è ancora più evidente facendo attenzione agli arrivi e alle partenze degli ormai onnipresenti NCC. La mattina, dalle 9 in poi, li troviamo parcheggiati ovunque, anche in pieno centro avendo la possibilità di accedere alla ztl. Dalle 17 in poi, pluff, scomparsi. E sono proprio gli NCC i più utilizzati da quel turismo facoltoso a cui la città aspira.
Se il conteggio delle presenze viene effettuato su quanti ogni giorno calpestano le lastre senesi, allora c’è da essere soddisfatti, ma per la gran parte si tratta di turisti mordi (poco) e fuggi (presto), che non lasciano nulla al territorio, né ai commercianti né, tantomeno, alle strutture ricettive e, di conseguenza, alla tassa di soggiorno.
Per il turista straniero che ama vivere appieno il territorio che visita, la Bibbia è la Guida Michelin. Chi ha voglia di spendere in libreria 28 euro per acquistare la guida cartacea dedicata alla selezione ristoranti, si accorgerà che a Siena vengono dedicate due paginette scarse che parlano di panforte e ricciarelli. Cinque i ristoranti citati (Campo Cedro, Mugolone, Osteria Le Logge, Particolare di Siena e La Taverna di San Giuseppe), nessuno stellato, come si può ben vedere nell’indice a pagina 619 e 620. E nemmeno un Bib Gourmand o uno Stella Verde Michelin. Fa meglio Sirmione.




E on line è possibile trovare la Guida Michelin degli hotel. In categoria plus abbiamo solo Il Grand Hotel Continental. Citati troviamo Il Battistero Residenza d’Epoca e Hotel Palazzetto Rosso: stop.
Per trovare ristoranti stellati e strutture ricettive di gran lusso (anche 2830 euro a notte) è necessario spostarsi di molti chilometri. E sono tutti prenotatissimi, a dimostrazione che, allora, il turismo ricco esiste eccome. Solo che Siena non è base ma tappa.
Allora elaboriamo uno slogan: “Se resti a Siena 4 giorni…”. E diciamo cosa possiamo proporre in questi 4 giorni. Strutture? Mmm. Esperienze enogastronomiche? Mmm. Negozi di lusso? Decisamente no. Mostre di grande richiamo? Nemmeno. Percorsi caratteristici? Oltre a Piazza del Campo, Duomo e casa di Santa Caterina non proponiamo nient’altro.
Inutile rattoppare con iniziative meritevoli ma estemporanee. E’ necessaria una strategia a lungo termine. E lungo termine significa che non possiamo voler vedere subito i risultati. E’ necessario prima investire, poi consolidare e solo successivamente potremo raccogliere i frutti.