Mi è successo proprio oggi, e ve lo racconto. E visto che io ci metto la mia faccia, il nome e il cognome, è giusto metterci anche quella degli altri, con nome e cognome.
Un candidato alle prossime elezioni (eh sì, ho detto che bisogna metterci la faccia: Marco Falorni) scrive un post polemico nei confronti della composizione di una coalizione concorrente a quella di cui fa parte.
Peccato che, come scritto e riscritto da tutti i mezzi di informazione, per entrare in quella coalizione aveva fatto veramente di tutto, quasi fino a spaccarla. Poi, di fronte ad un no, si è accasato in un’altra.
Normali dinamiche in periodo elettorale, ma come non farsi venire in mente la celebre favola di Esopo della volpe e dell’uva… e quindi mi scappa un commento: “o non è quel polo civico dove volevi fortemente entrare? Ora sputi su quello che leccavi”.
Commento non gradito per il quale scatta subito la cancellazione del post ma soprattutto il blocco per me. I post critici non sono ammessi, meglio avere una pletora magnificante.
Ma nell’era degli screenshot carta canta.