Cuochi in plastica e cianfrusaglie ai muri nel centro storico di Siena

Il centro storico di Siena ha bisogno di una revisione globale, e questo è l’obiettivo che anche l’assessore al decoro Barbara Magi ha detto di essersi data. Deadline è il 2024. E ne ha ben ragione, attendendo con ansia che i propositi si traducano in azioni.

Un interessante post nel blog di Andrea Pagliantini (Oggi fiorentina dice il cuoco di plastica a Siena) descrive la situazione in un luogo particolarmente suggestivo della città: l’affaccio su Siena da via Camporegio, dietro alla basilica di San Domenico.

A questo aggiungo la brutta abitudine ormai consolidata di esporre all’esterno di negozi di cianfrusaglie ogni genere di brutta merce. Una passeggiata lungo via della Sapienza, via delle Terme, ma anche via di Città, mostra bene cosa intendo. Il centro storico di Siena non può essere trasformato in una bancarella di piazza. Ci vuole un maggiore decoro per non dare l’idea di una sagra paesana, e una città che mira all’eleganza come Siena dovrebbe, certe cose non può permetterle. E non sarebbe male dare un’occhiata ad un gran numero di insegne.

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